SCHEDA DEL FILM

Cinema Mariani Ravenna

giovedì 19 gennaio

ACQUA ALLE CORDE

  • Regia: Paolo Consorti
  • Attori: Cristiano Caldironi, Enzo Iacchetti, Elio e le Storie Tese, Giobbe Covatta
  • Distribuzione: Kimera Film
  • Nazione: Italia 2022
  • Genere: Commedia
  • Durata: 90 minuti
  • Orari

    gio 19: 18.30 - 21.00

    ospiti in sala il regista Paolo Consorti

    e l'attore Cristiano Caldironi

    Finalmente è giovedì

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Trama del film

Angelo Santini è un regista dilettante che realizza musical per la parrocchia. Per i 500 anni della nascita di Papa Paolo Sisto V, il sindaco, avendo ricevuto dei fondi regionali per la ricorrenza, gli commissiona un musical sull'argomento da fare in grande. Santini decide perciò di chiamare una celeberrima compagnia teatrale, senza prevedere che degli esperti mestieranti come loro finiranno inesorabilmente per denigrarlo e mettergli i piedi in testa. Questa situazione non potrà che degenerare sprofondando sempre più nell'assurdo e nel surreale, fino ad assumere perfino fattezze demenziali.

Trailer

Commento

Acqua alle corde è un film che sfugge ad ogni definizione: per sua natura e struttura si sottrae da ogni schema, genere e perfino giudizio.  Certo è che lascia lo spettatore del tutto frastornato, mentre si diverte (non si sa quanto consapevolmente) a spiazzare ed atterrire. Oserei definire il processo comico attuato da Consorti proto-pirandelliano: durante la visione è possibile vedersi vivere, mentre ridiamo un po' istericamente, un po' basiti, prima che sopraggiunga l'avvertimento del contrario.  Ma andiamo con ordine. Acqua alle corde consiste, sul piano degli intenti, in un raffinato gioco meta teatrale e meta cinematografico allo stesso tempo: laddove la quarta parete del cinema e quella del teatro si rompono all'unisono, lo spettatore è traghettato in una dimensione altra, inabissato nelle viscere dell'irrappresentabilità. Inutile dire che questo complesso gioco intellettuale turbo-beniano rimane solo negli intenti, anche se bisogna riconoscere che il senso di spaesamento cercato è del tutto raggiunto, anche se per vie del tutto altre (anche qui non si sa quanto consapevoli).  Attraverso una sceneggiatura e dei dialoghi che sembrano fare il verso (si spera) al peggiore dei cinepanettoni degli anni '80, Consorti allibisce lo spettatore con un situazionismo a metà tra Lundini e il teatro dell'assurdo brechtiano.  Ciò che non è però chiaro è dove Consorti voglia andare a parare: non si può considerare questo film del tutto surrealista e demenziale, così come non lo si può considerare una commedia coerente. È come una nube primordiale di gas incontaminato post Big Bang: fluttua per lo spazio profondo, ingovernabile, spregiudicatamente irragionevole e portando con sé un ricettacolo informe di materia generatrice.

Un pregio che però va riconosciuto a Consorti sono le sue indubbie abilità mistificatrici: lentamente getta su una trama, che sembra banale e telefonata, un alone di assurdità che rende il finale del film del tutto imprevedibile. Di certo un'opera degna di pochi stomaci forti, ma che nella sua totale assurdità trova forse una sua cifra stilistica. Disorientante. (Archimede Favini - MYmovies)

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