SCHEDA DEL FILM

Cinema Sarti Faenza

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QUASI A CASA

  • Regia: Carolina Pavone
  • Attori: Lou Doillon, Maria Chiara Arrighini, Michele Eburnea, Stefano Abbati
  • Distribuzione: Fandango
  • Nazione: Italia 2024
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 94 minuti
  • Orari

    lun - mar - mer: 21.00

Trama del film

Caterina e Pietro sono fratelli musicisti: lei canta, suona le tastiere e compone canzoni, lui la accompagna, e insieme sperano di ottenere un contratto discografico. A Roma è piena estate e non sembra succedere niente, dunque Caterina scappa al mare seguendo le tracce della sua cantante preferita, la francese Mia Jerome, apparsa su Instagram in una foto con lo sfondo del litorale laziale. Dopo alcuni appostamenti Caterina riesce ad incontrare Mia e il destino vuole che alla cantante affermata taglino le gomme dell'auto: dunque la cantante in erba si improvvisa sua autista e la scorrazza in giro, cercando di assorbire da lei tutto quello che può sulla musica e il talento. Apparentemente Mia e Caterina sono l'opposto l'una dell'altra: una quarantenne imponente, sfrontata e sicura di sé, e una ventenne minuta che ha paura della sua ombra. Ma a unirle è la passione per la musica e un anelito di libertà che si manifesterà nei modi più imprevedibili nel corso della storia.

Trailer

Commento

Quasi a casa è l'opera prima di Carolina Pavone, classe 1994 ed ex aiuto regista di Nanni Moretti (che è fra i produttori del film).  La sceneggiatura è cofirmata da Pavone insieme a Michela Straniero, e respira lo stesso anelito di libertà delle sue protagoniste, che a ben guardare formano una figura sola, scissa fra impulsi contrastanti: da un lato il coraggio di buttarsi e rischiare il tutto per tutto, affermando la propria identità senza chiedere il permesso a nessuno, dall'altro la paura di non farcela, di rendersi ridicola, di rimanere sola.  La storia ha qualche fragilità e implausibilità (di cosa vive Mia?) e talvolta perde ritmo registico, assecondando l'indolenza di Caterina che "non riesce a fare niente", ma è ben costruita nei suoi sbalzi temporali che descrivono due esistenze destrutturate in cerca di ricomporsi in un intero, invece che come la metà di qualcun altro. E vi si respira una certa originalità e freschezza.  Pavone ha scelto molto bene le sue attrici: Mia è interpretata da Lou Doillon, grande presenza e sorprendente capacità interpretativa (un po' alla Patti Smith) sia nella recitazione che nella musica. Doillon è degna erede di due artisti - l'attrice e cantante Jane Birkin e il regista Jacques Doillon - cui assomiglia moltissimo anche fisicamente. Caterina invece (il cui nome ricorda quello della regista) è interpretata dalla new entry Maria Chiara Arrighini al suo debutto nel lungometraggio, volto e fisicità interessanti a metà fra la Gelsomina di Fellini e una Tilda Swinton in miniatura. Anche la sua voce canora è un curioso mix di esitazione e creatività, e Arrighini riempie la scena per tutta la durata del film (senza stancare) regalando al suo personaggio un carisma diametralmente opposto a quello di Mia, ma non meno seducente.  Alcune scene (come quella della canzone in spagnolo) e un certo modo di utilizzare l'architettura degli spazi fanno intuire un buon talento registico pronto ad affermarsi sul grande schermo, se Pavone saprà lasciarsi alle spalle alcune esitazioni "alla Caterina". "Quando comincia la vita vera?" è la domanda centrale del film: per quanto riguarda la giovane regista possiamo dire che la sua vita cinematografica di autrice è cominciata adesso, e merita di proseguire. (Paola Casella - MYmovies)

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