SCHEDA DEL FILM

Cinema Sarti Faenza

giovedì 16 novembre

KAFKA A TEHERAN

  • Regia: Ali Asgari, Alireza Khatami
  • Attori: Majid Salehi, Gohar Kheirandish, Farzin Mohades, Sadaf Asgari, Hossein Soleimani
  • Distribuzione: Academy Two
  • Nazione: Iran 2023
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 77 minuti
  • Orari

    gio 16: 21.00

    Sarti d'Essai

Trama del film

Un film suddiviso in nove episodi di vita quotidiana a Teheran ognuno definito dal nome del protagonista. Si va da chi cerca un lavoro ma non conosce abbastanza il Corano a chi ha perso il cane contravvenendo alla legge. C'è la bambina che viene sempre più bardata (è il termine corretto) di abiti per tornare a scuola il primo giorno così come il regista che si deve veder approvato preventivamente il copione.

Trailer

Commento

Ali Asgari e Alireza Khatami sono alla loro prima prova insieme e probabilmente si sono divisi gli episodi da girare in questo puzzle i cui pezzi, una volta composti, offrono un quadro forse più agghiacciante di quanto ci si potesse attendere.  Perché siamo tutti purtroppo a conoscenza di quanto recentemente accaduto in Iran con atti di repressione violenta ma è la capillare presenza in ogni risvolto della vita quotidiana che offre in misura ancora più forte il senso di uno stato teocratico che si infiltra nel vissuto dei propri cittadini.  Si sorride anche in questo film ma lo si fa con grande amarezza. Perché non si può non sorridere dinanzi al giovane uomo che cerca un posto da autista e si deve semi spogliare perché chi lo interroga è venuto a conoscenza del fatto che ha dei tatuaggi (per di più di versi di un poeta famoso ma sul tema dell'alcolismo). Ma il sorriso si spegne subito perché la struttura degli episodi ci ricorda il metodo dell'inquisizione applicato in misura solo apparentemente soft. Chi pone domande o dà disposizioni non viene mai mostrato assumendo il ruolo di rappresentante del Potere in una molteplicità di versioni.  La madre che impone progressivamente alla figlia, che vorrebbe andare a scuola con jeans e t-shirt, una serie di indumenti che la coprono sempre di più non è poi tanto diversa dal funzionario che pretende da un uomo che chiede semplicemente un lavoro la conoscenza a memoria di sure del Corano o dal censore che vuole stravolgere il copione che gli è stato sottoposto ritenendolo non adatto e non rispettoso dei dettami imposti dallo Stato.  I due registi hanno fatto un lavoro di resistenza civile che deve essere costato non poca fatica, espedienti e rischi e che non avrà spazio di visione in Iran. Perché questo è un cinema di denuncia sociale che, con grande semplicità di mezzi e con un approccio estremamente diretto alla realtà, sa comunicare con efficacia il proprio grido di ribellione molto più di altre opere formalmente elaborate ma distanti anni luce da una fruizione non intellettualisticamente di nicchia. (Giancarlo Zappoli - MYmovies)

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