SCHEDA DEL FILM

Cinema Italia Faenza

martedì 9 aprile

SOPRAVVISSUTI

  • Regia: Guillaume Renusson
  • Attori: Denis Ménochet, Zahra Amir Ebrahimi, Victoire Du Bois, Oscar Copp, Luca Terracciano
  • Distribuzione: No Mad Enterteinment
  • Nazione: Francia 2022
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 93 minuti
  • Orari

    mar 9: 21.00

    Lunedì+Martedì Cult Movie

Trama del film

Samuel è sopravvissuto ad un incidente stradale in cui è morta sua moglie. Torna per la prima volta nello chalet di montagna in territorio italiano dove hanno trascorso dei bei momenti insieme. Qui ha trovato rifugio Chereh, una profuga afgana sfuggita ad una retata della polizia. Dopo un'iniziale intenzione di disinteressarsi della sua sorte decide di esserle d'aiuto. I due dovranno lottare non solo con la Natura avversa ma anche con dei cacciatori di migranti.

Trailer

Commento

Coloro che hanno visto ed apprezzato Europa di Haider Rashid non hanno dimenticato la full immersion nelle tensioni di un migrante che cerca di sopravvivere ai cacciatori di uomini.  Là si trattava della rotta balcanica in Ungheria e di un pedinamento in cui la camera aderiva alla sofferenza del soggetto che seguiva da vicinissimo. Guillaume Renusson affronta un percorso analogo utilizzando, nel suo primo lungometraggio, la spettacolarità delle montagne innevate e la consapevolezza del thriller. Lo accomuna al film di Rashid l'essenzialità del parlato, grazie anche alla presenza nel ruolo di Samuel di Denis Ménochet che gli spettatori italiani hanno potuto apprezzare nel ruolo molto fisico di Antoine in As bestas. Al suo fianco è Zahra Amir Ebrahimi che interpretava un personaggio importante in Holy Spider.  Renusson, sin dalla prima sequenza in cui la polizia italiana utilizza una violenza più vicina a quella dei colleghi d'Oltralpe (in particolare ai tempi di Calais) che non ai metodi autoctoni, mostra di saper gestire le scene d'azione con una buona dose di realismo. Grazie a questo biglietto da visita in apertura ci garantisce che l'entrata in scena di una tipologia molto particolare di cacciatori (dotati di motoslitta e di drone) influirà sull'andamento della vicenda non risparmiando momenti di violenza.  La sua è una denuncia che utilizza il thriller, anche sul piano della colonna sonora, per parlare di un'umanità che fugge dalle persecuzioni. Chereh è moglie (separata dal marito in Grecia, altro luogo in cui non mancano gli estremisti di destra) di un interprete che aveva lavorato con i francesi e quindi considerato un traditore dai talebani. Questa è la sua 'colpa', oltre a quella di indossare un velo.  Estremamente significativa è la scena in cui fraintende l'azione di Samuel, che vuole impedire il suo congelamento, temendo di essere abusata. La sceneggiatura non si attarda a fornire troppe spiegazioni né su di lei né su l'uomo che la sta aiutando. Non sono necessarie. Si tratta di un incontro tra due esseri umani che finiranno con l'aiutarsi vicendevolmente.  Un altro merito di un film che alterna i silenzi con le esplosioni di tensione esplicita è quello di non voler essere manicheo. Come lo spettatore potrà rilevare l'umanità che Renusson ci descrive non sta solo dalla parte dei persecutori accecati da un odio ideologico che fa vedere nel migrante esclusivamente un nemico a cui impedire l'accesso nella propria terra d'origine. C'è anche chi pensa in modo diverso ed agisce di conseguenza. (Giancarlo Zappoli - MYmovies)

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