SCHEDA DEL FILM

Cinema Sarti Faenza

giovedì 18 aprile

ERAVAMO BAMBINI

  • Regia: Marco Martani
  • Attori: Lorenzo Richelmy, Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Giancarlo Commare, Francesco Russo
  • Distribuzione: Europictures
  • Nazione: Italia 2024
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 101 minuti
  • Orari

    gio 18: 21.00

    Ospite in sala il regista Marco Martani

    Sarti d'Essai

Trama del film

Gianluca è un poliziotto con tanta rabbia dentro e una gran voglia di menare le mani. Margherita è una giornalista che si concede a chiunque in incontri sessuali frettolosi e senza futuro, e suo fratello minore Andrea è un tossico pronto a tutto pur di procurarsi una dose. Walter è una star del rock con il nome d'arte Inferno, e ha una figlia che vede di rado dopo il divorzio dalla moglie. Infine Antonio fa il postino nel paese di San Severino dove tutti lo ritengono "un po' strano". Un giorno Gianluca manda un sms a Margherita, Walter e Antonio che dice: "Domani torno in Calabria. Lo voglio fare. Chi c'è c'è", invitando quelli che erano i suoi amici più cari quando erano ancora dodicenni a riesumare un passato che tutti loro hanno cercato di dimenticare, ma che ha condizionato pesantemente le vite di ognuno.

Trailer

Commento

La nostalgia dell’adolescenza e il crime-movie. Si fondono queste due traiettorie in Eravamo bambini, terzo lungometraggio diretto da Marco Martani dopo Cemento armato e La donna per me. Ci sono gli echi da teen-movie anni ’80 alla Rob Reiner ma rispetto a Stand by Me la storia è molto più nera. In un paese calabrese, una pattuglia di carabinieri scopre che fuori dalla villa dell’onorevole Rizzo c’è una presenza sospetta. È un postino un po’ strano che li minaccia con un coltello e poi viene portato in centrale. Non dice nulla. Aspetta soltanto i fuochi d’artificio delle 11. Da lì parte la vicenda sospesa tra presente e passato, tra i giorni nostri e il 2000 quando l’Italia aveva superato l’Olanda agli Europei di calcio e un gruppo di ragazzi adolescenti apparivano spensierati, tra giornate passate in spiaggia con i loro genitori e i primi amori. Del gruppo fanno parte, oltre Cacasotto, anche Margherita, Walter, Gianluca e Peppino, quest’ultimo figlio dell’onorevole Rizzo, uomo potentissimo del territorio che non perde occasione di mortificarlo. Poi una sera avviene la tragedia. Il fatto di sangue li traumatizzerà profondamente. Ora si trovano in diverse parti d’Italia. C’è chi è diventata giornalista, chi poliziotto, chi una rockstar di successo. Ma hanno ancora una rabbia in corpo a volte incontrollata. Per questo decidono di ritrovarsi in Calabria per fare i conti con quello che è successo e vendicarsi. Parte tutto da un messaggio mandato sul telefono: “Torno domani in Calabria. Lo voglio fare. Chi c’è c’è”. Da qui comincia il viaggio di Eravamo bambini, che unisce le vite separate dei protagonisti a cui si aggiunge anche il fratello tossicodipendente di Margherita. Non un ritorno nel passato ma un nuovo viaggio all’inferno. Sporco, nero, malato. Martani adatta il testo teatrale Zero di Massimiliano Bruno che ha scritto con lui la sceneggiatura e lo trasforma in un racconto viscerale, che ci mette un po’ a trovare il suo equilibrio a causa anche del suo inizio volutamente frammentato ma comunque più dispersivo. Poi i pezzi iniziano a ricomporsi. Ed è l’atmosfera del paese calabrese uno dei punti di forza del film proprio perché lì può accadere di tutto. Un incontro, uno sguardo incrociato, una parola sbagliata. In un cast giovane motivato composto da Alessio Lapice, Lorenzo Richelmy, Lorenza Guidone, Giancarlo Commare, Francesco Russo e Romano Reggiani primeggia Massimo Popolizio, nei panni dell’onorevole Rizzo, autentica incarnazione diabolica. Ogni suo passaggio nel film lascia il segno. E Martani ne riesce a sfruttare appieno le potenzialità con un cinema attraente sull’innocenza perduta, sull’infanzia rubata con una tensione da poliziesco/thriller statunitense e l’ombra dei film di mafia di Damiano Damiani. (da Sentieri Selvaggi)

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